cose da fare - (Controllo Antivirus Superato!)
Graziano Montanini
emilydickinson@comune.re.it
Mer 7 Gen 2004 13:49:56 CET
Il Tue, 6 Jan 2004 12:11:12 +0100, tu formulasti il seguente pensiero:
>Da un po' di tempo in seno al GCN si discute dell'opportunità di
>attivare un gruppo di persone che operino come arbitri tra moderatori e
>utenti quando è in discussione l'interpretazione di un manifesto
Aggiungo i miei due centesimi alla discussione, commentando i passaggi
proposti.
>- valuta solo il rispetto dei manifesti, non il loro contenuto (che
> rimane prerogativa dei moderatori)
Il manifesto lo si decide in fase di creazione del gruppo, lo approva
il GCN, e quindi in effetti non vedo motivi per rivalutarne il
contenuto.
>- le sue decisioni sono vincolanti per i moderatori
Ovviamente.
E se un moderatore non le rispetta penserà il GCN a prendere i dovuti
provvedimenti (sospensione o altro).
Il gruppo penso debba essere puramente tecnico, formulare un parere
vincolante per tutti (GCN, moderatore, utenti) e demandare ad altri i
provvedimenti conseguenti.
>- formato da utenti e moderatori
Direi formato da persone iscritte a GCN LIST, che vogliano
partecipare, e che il GCN ritenga adatte.
In realtà il problema di avere nel gruppo dei moderatori può esistere,
perchè potrebbero esserci casi di conflitto di interessi (un utente
che contesta un moderatore che è tra i giudici). E in questi casi, per
mettere a tacere i malpensanti, forse non basta che il soggetto in
questione si astenga dalla votazione.
Forse, per trasparenza assoluta, sarebbe megli oescludere a priori i
moderatori.
>- inizialmente nominato dal GCN, poi quando necessario rimpiazzerà i
> propri componenti in modo autonomo
Perfetto.
>- indipendente, e il GCN mantiene il diritto di veto motivato sulle
> decisioni
Io toglierei il veto totale.
Penso che il GCN possa, in casi che ritiene opportuni, dire perchè si
oppone alla decisione e rimandare indietro per una nuova votazione
(stile Presidente della Repubblica). A questo punto però l'esito della
votazione dovrà essere accettato.
Questo perchè ritengo opportuno che il comitato sia autonomo al
massimo, essere sottoposti al GCN significherebbe comunque sentirsi
vincolati.
>- può chiedere al GCN pareri filosofici sull'interpretazione di norme
> generali (che raramente sono formalizzate...)
Questo è chiaro e penso non vada nemmeno formalizzato. Cioè, penso sia
normale che in casi dubbi si possa scrivere al GCN per avere consigli.
>- delibera con discussioni pubbliche (mailing list semi-aperta)
>- delibera con discussioni private (mailing list chiusa)
Private.
Da cui esca una delibera descrittiva che spieghi i risultati raggiunti
e l'esito della votazioni.
A tal scopo individuerei un "Presidente" del gruppo, con l'incarico di
redigere le delibere e condurre il tutto.
>(Nota generale: blacklist e whitelist non sono meccanismi punitivi in
>stile asilo, ma un ausilio alla moderazione. Se è accettabile mettere
>nella blacklist un utente perché non contribuisce mai nulla di on topic
>invece non lo è metterlo una settimana in blacklist perché si è
>comportato male.)
Distinzione speciosa e impossibile da fare.
Solo il moderatore, nella sua testa, sa PERCHE' ha sospeso e riammesso
un utente. L'utente può dire che lo abbia fatto per punirlo, il
moderatore può dire che l'ha messo i BL perchè non contribuiva e poi
l'ha riammesso perchè ha valutato che fosse cambiato. Penso noi
dobbiamo giudicare i fatti, non le intenzioni.
--
Graziano Montanini - Reggio Emilia
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