cose da fare
Elrond
master_elrond@people.it
Mar 6 Gen 2004 16:20:06 CET
On Tue, 6 Jan 2004 12:11:12 +0100, Marco d'Itri wrote:
>Da un po' di tempo in seno al GCN si discute dell'opportunità di
>attivare un gruppo di persone che operino come arbitri tra moderatori e
>utenti quando è in discussione l'interpretazione di un manifesto
Secondo me, prima, ci vorrebbe un invito alla revisione dei manifesti
dei gruppi moderati, da parte dei moderatori stessi - che, se
particolarmente democratici, potrebbero chiedere pareri al gruppo.
Questo perche' capita che le regole effettive di un gruppo siano
piuttosto diverse da quelle scritte, o che qualcosa sia dato per
scontato. Per dire, ho respinto da it.discussioni.psicologia
argomentazioni antiomosessuali e razziste, e i mittenti hanno obiettato
che il loro approccio era scientifico e dubitativo, e quindi andavano
approvati. A norma di manifesto, avrei dovuto. A norma di mia
insindacabile dittatura, li ho mandati dove meritavano.
>- le sue decisioni sono vincolanti per i moderatori
Ma sarebbe un gruppo "di riferimento", al quale un moderatore puo'
rimettersi per garanzia degli utenti, o un'autorita' assoluta, alla
quale ogni moderatore deve sottostare?
>- formato da utenti e moderatori
Pero' gli utenti dovrebbero avere chiaro come funziona un gruppo
moderato, e posso assicurare, per aver moderato vari gruppi negli ultimi
anni, che quasi nessuno lo sa.
>- indipendente, e il GCN mantiene il diritto di veto motivato sulle
> decisioni
Rivedrei il concetto di indipendenza :-)
>- delibera con discussioni pubbliche (mailing list semi-aperta)
>- delibera con discussioni private (mailing list chiusa)
Private. Altrimenti diventa it.news.moderazione.
Servirebbe anche un'esplicita, tranciante regola antirompicazzo, che
blocchi a priori chi obietta a ogni pie' sospinto, cavilla, cerca di
tenersi sulla linea del fuorigioco etc: in pratica, con chi non e'
interessato a discutere di qualcosa, ma a scontrarsi con qualcuno.
--
ciao,
Elrond
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