cose da fare

MarinaM marinamf@freemail.it
Mar 6 Gen 2004 17:38:02 CET



Marco d'Itri <md@Linux.IT>  wrote:

> Da un po' di tempo in seno al GCN si discute dell'opportunità di
> attivare un gruppo di persone che operino come arbitri tra moderatori e
> utenti quando è in discussione l'interpretazione di un manifesto

Solo in quel caso, dunque. Peraltro significa quasi tutto, a meno che un
post non sia respinto per puro vizio formale.

> - valuta solo il rispetto dei manifesti, non il loro contenuto (che
>   rimane prerogativa dei moderatori)

Ok, altrimenti ci si troverebbe a fare i tuttologi, che un minimo di
conoscenza dell'argomento, per definirlo, e' necessaria. Speriamo pero'
che i manifesti siano chiari anche per chi l'argomento non lo conosce.

> - le sue decisioni sono vincolanti per i moderatori

Giusto, se no non serve a nulla. Ma come decide il "gruppo"? con una
votazione?) e poi in che modo il moderatore e' costretto ad attenersi a
queste decisioni?  il GCN invita il moderatore ad adeguarsi a tali
decisioni, e se non si adeguasse sostituisce il moderatore ribelle?

> - formato da utenti e moderatori

Indipendentemente se siano moderatori o meno, persone disponibili a
impiegare parte del proprio tempo e abbastanza equilibrate da saperlo svolgere.
Quanti potrebbero essere i componenti del gruppo? si pensa ad una cosa
agile (tre/cinque) o ad un gruppo molto allargato (più democratico ma
forse meno efficiente?).

> - inizialmente nominato dal GCN, poi quando necessario rimpiazzerà i
>   propri componenti in modo autonomo

Ok. E mi pare che si delinei cosi' una struttura analoga a quella del
GCN stesso.

> - indipendente, e il GCN mantiene il diritto di veto motivato sulle
>   decisioni

...ma sottoposta al GCN. Si, ok.

> - può chiedere al GCN pareri filosofici sull'interpretazione di norme
>   generali (che raramente sono formalizzate...)

A che scopo? Compito di questo "gruppo" dovrebbe essere quello di darli
lui questi pareri filosofici: in ogni caso il diritto di veto motivato
garantisce che il GCN stesso non si vedrebbe imporre interpretazioni che
non condivide e che potrebbero influire negativamente sul resto
dell'ordinamento di it.*.


> - delibera con discussioni pubbliche (mailing list semi-aperta)
> - delibera con discussioni private (mailing list chiusa)

La stessa struttura del GCN con "allegata" questa gcn-list, potrebbe
andare bene: sia una mailing list chiusa dove si vota, sia una
mailing-list semi aperta per le discussioni (aperta anche ad esempio a
chi non e' disponibile a prendersi un impegno a tempo pieno e che
potrebbe ugualmente portare un buon contributo alle discussioni quando
sente di aver qualcosa da dire, oppure ha tempo).


> ------------------------------


"Numero 6" <ermannov@yahoo.it> wrote:

> Non sono convinto. I moderatori sono identificabili, gli utenti no.

Gli utenti significa solo persone che scrivano sui ng. E la cosa non ha
molta importanza se la prima nomina è decisa dal GCN e successivamente
le sostituzioni sono decise per cooptazione.


> ------------------------------

Marco d'Itri <md@Linux.IT>  wrote:


>  >- può proporre al GCN la destituzione di un moderatore?
> Prima bisognerebbe decidere in quali casi un moderatore può essere
> rimosso.

Beh, se non si adegua alle decisioni prese da questo nuovo "gruppo",
qualche sanzione bisognera' pure che ci sia....


> ------------------------------

Marco d'Itri <md@Linux.IT>  wrote:


>  >> - formato da utenti e moderatori
>  >- formato da tutti i moderatori (referenti)
> Impossibile, obbligare chi non si offre volontario a partecipare è una
> sicura garanzia di un insuccesso.
> E sono sicuro che ci sono persone altrettanto valide che non sono
> moderatori.

Assolutamente d'accordo.


> ------------------------------

"paolo beneforti" <pbeneforti@inwind.it> wrote:

> sono disponibile, nei limiti.

Quali limiti?



> ------------------------------

Elrond <master_elrond@people.it> wrote:

> Secondo me, prima, ci vorrebbe un invito alla revisione dei manifesti
> dei gruppi moderati, da parte dei moderatori stessi - che, se
> particolarmente democratici, potrebbero chiedere pareri al gruppo.

Non sarebbe sbagliato, infatti.


> Ma sarebbe un gruppo "di riferimento", al quale un moderatore puo'
> rimettersi per garanzia degli utenti, o un'autorita' assoluta, alla
> quale ogni moderatore deve sottostare?

In effetti bisognerebbe chiarire: interviene solo se interpellato dagli
utenti e/o dai moderatori o segue per esempio inm e interviene per sua
decisione quando gli sembra il caso? E in che modo potrebbe essere
interpellato dagli utenti, nel caso?



> >- formato da utenti e moderatori

> Pero' gli utenti dovrebbero avere chiaro come funziona un gruppo
> moderato, e posso assicurare, per aver moderato vari gruppi negli ultimi
> anni, che quasi nessuno lo sa.

Si presuppone che la scelta da parte del GCN delle persone da nominare
nel "gruppo" tenga conto di questi criteri. 


> Servirebbe anche un'esplicita, tranciante regola antirompicazzo, che
> blocchi a priori chi obietta a ogni pie' sospinto, cavilla, cerca di
> tenersi sulla linea del fuorigioco etc: in pratica, con chi non e'
> interessato a discutere di qualcosa, ma a scontrarsi con qualcuno.

Per come la immagino io la lista di votazione sarebbe limitata ai
componenti ufficiali del gruppo, mentre ci sarebbe una mailing list a
cui si deve venire iscritti per le discussioni, e dove ovviamente non
verrebbero iscritti i personaggi qui descritti. :-)




ciao
MarinaM



Maggiori informazioni sulla lista gcn-list