proposta

Michele Amato aamichele@libero.it
Gio 22 Gen 2004 01:33:54 CET


----- Original Message ----- 
From: "Elrond" <master_elrond@people.it>
To: "Discussioni sulla gerarchia it.*" <gcn-list@news.nic.it>
Sent: Wednesday, January 21, 2004 9:19 PM
Subject: Re: proposta

> IMHO, troppa burocrazia. Ma diro' di piu':

Carissimo Elrond,

questa è di certo una ottima osservazione... troppa
burocrazia di certo non farebbe funzionare nulla...

però tieni conto che in "un regolamento", per il resto
migliorabilissimo e non certo perfetto, le cose scritte
appaiono in prima istanza molto "più difficili e farraginose"
di quello che poi potrebbero essere.

Ma ora voglio cambiare modus espressivo e passare a principi
che mi muovono e in cui credo... poi troviamo come
incarnarli in un regolamento.

Responsabilità del moderatore: quale?

Il manifesto può essere anche molto ristretto e "antidemocratico"...
per dire... come si suol dire siamo una dittatura democratica
anche noi moderatori in piccolo oltre che il GCN...
questo sappiamo che è giusto, e i motivi li sappiamo tutti
se no saremmo utenti protestatari e non moderatori.

Ma il manifesto pur sempre è quel che giuridicamente
si potrebbe chiamare una "promessa al pubblico" che in quanto
tale vincola il moderatore e chiunque vi aderisce scrivendo
su un news group... l'utente aderisce alla "promessa al
pubblico" e ne usa, ed è giusto che possa contare sulla sua
equanime realizzazione.

Quindi non c'è il benche minimo problema che la responsabilità
diretta di una diffamazione o qualsiasi altro reato possa ricadere
sul moderatore. Ognuno è responsabile di ciò che fa personalmente.

Ma se io non rispetto la mia promessa al pubblico sono io il
responsabile personalmente limitatamente alla mia promessa
che era, per esempio, quella di evitare le offese e i flame :
per esempio se il mio compito è evitare il flame
non sono responsabile del dire "cornuto" che ho passato ma
del fatto che cornuto sia una miccia al flame...
quindi non faccio bene il moderatore...
magari perchè "cornuto" lo volevo dire io a quello e consento
che lo dica un altro al posto mio...
ma questo non è in questione...
in questione è il fatto che "cornuto" è una miccia oggettiva
al flame

Difetto principe delle istituzioni "democratiche" è che sono
personalistiche: cioè il dibattito che è pubblico e di fronte al
publico dà la stura a una certa dose di demagogia sia
del pubblico che segue i consiglieri che si scannano e
fa il tifo per questo o quello;  e per converso nei consiglieri
che magari le costituzioni dichiarano "liberi da vincolo di
mandato" ma hanno, nel decidere, la coscienza bloccata dall'occhio
pubblico, e dal suo considerarli traditori se per caso prendono
in consiglio posizione differente dal mandato elettorale
che l'elettore ritiene di avergli dato.

Io sarei per unire ai pregi della democrazia [elezioni ecc.]
l'atto di evitarne i difetti che la conducono alla demagogia.
Cioè le sedute devono essere segrete, il dibattito interno
al GAO-it deve essere riservato e solo la decisioen presa
a maggioranza trasparirà nuda e cruda e con breve
mortivazione.

Questo ha un vantaggio:
uno dice nella lista: "ragazzi vedete questo?" gli altri si rendono
subito conto della manifesta infondatezza e tutto rapidamente
è deciso senza che uno dei consiglieri debba mettersi a
"difendere il suo punto" di fronte agli altri e solo per l'occhio
della gente, se in realtà non ci crede neppure lui...

e se poi qualcuno esterno gli dice: "ma cosa avete fatto?"
lui risponde: "sai bene che il dibattito è segreto e si vota a
maggioranza" e la cosa si chiude lì senza che sia chiaro se
lui si è battuto per te o se invece abbia votato contro di te che
lo chiedi a lui.... non è il consigliere singolo il responsabile
ma il consiglio... e questo non manca di far divenire anche i
consiglieri molto più ragionevoli tre loro e nel loro dibattito

poi nulla vieta che si stabilisca un meccanismo per evitare
che giungano denuncie manifestamente infondate...
ma questo è un di più.... perchè della massa della robaccia
che arriverebbe si può perfino decidere di dividersela
tra consiglieri informalmente perchè magari i singoli giudichino
le manifeste infondatezze dei ricorsi... ma questa è una
questione di organizzazione interna che non riguarda il
pubblico ma servirebbe però a snellire di molto....

altre cose con il numero 9 dei consiglieri o certi meccanismi
elettorali ti assicuro che funzionano benissimo perchè
tutti i giorni e tutti gli anni li proviamo nella vita
amministrativa della fede bahà'ì che, non avendo un
clero, si governa con questi meccanismi democratico
amministrativi...

9 per esempio è un numero tale da garantire quasi sempre
una seduta nella lista di almeno 5 su nove e fa funzionare
tutto anche se non sono sempre gli stessi 9 a decidere....
mentre un organo di 5 persone rischia di ridursi a
due o tre nella pratica; che è davvero poco per potere
avere sufficienti pareri e competenze anche alla lontana

In particolare nota che i delegati elettori non formano poi
un parlamentino ma sono meri strumenti veloci per
la elezione... il GAO-it assume poi la forma di un
eletto, impersonale ma che poi è autarchico e fiduciario...
insomma riproduce il meccanismo di dittatura-democratica
che, dato il "luogo virtuale", è l'unico a poter funzionare
veramente come del resto funziona il GCN....

carissimi saluti.
      Michele Amato       <michele-amato@people.it>
news group preferito: <news:it.cultura.religioni.bahai>
le pagine: <www.bahai.it> <www.bahaibologna.it>
<www.bahaibigarello.it>







Maggiori informazioni sulla lista gcn-list