it.media.tv: un cadavere

Mamo m.m@iol.it
Lun 3 Gen 2005 11:00:10 CET


At 16.36 30/12/2004 +0100, Divino wrote:
 >paio d'ore, se poi trattiamo di spettacoli "veloci" (immagina un drive-in)
 >commentare la battuta "al volo" ha un senso molto diverso dal farlo dopo
 >mezz'ora quando i ritmi hanno portato a situazioni completamente differenti!
 >
In realtà non ha senso farlo su Usenet!

Per quegli usi, come straripetuto, ci sono altri media.

 >Ovvio, però il bello di Usenet è che in quelle circostanze (eventi in
 >diretta o comunque "contemporanei") puoi interagire a buona velocità,
 >rallentare il tutto a causa di pochi "soliti noti" può essere un prezzo
 >alto.
Come si dice... è una feature.

At 19.50 30/12/2004 +0100, Roberto Rosoni wrote:
 >E non intendo chatting. Intendo informazione in tempo reale, esattamente
 >come un ticker Reuters o Ansa.
 >
Chi ha necessità di simile "tempismo", usa i media adeguati.
Usenet non è dedicata a questi scopi; siamo sempre lì.

 >2) Ammonizione pubblica e motivata dei "cattivi" da parte del mod.
Naaaa.... servirebbe solo a dare la stura a ulteriori polemiche.

 >Al di là che una tale soluzione piaccia o meno, sarebbe compatibile dal
 >punto di visto tecnico e da quello delle politiche del GCN?
Funzionano così molti dei newsgroup moderati.
Rammento che l'applicazione della "filosofia della moderazione", è 
demandata -come applicazione pratica- ai singoli moderatori.



At 21.28 30/12/2004 +0100, Ninja wrote:
 >Cito a tal proposito il vecchio modello IBE/IBF:
detto "ad invito"

 >1. Default blacklist per tutti
 >2. Contatti il moderatore per avere l'autorizzazione a postare e provvede a
 >metterti in whitelist.
(che è la cosa meno faticosa per chi modera, ma è possibile afrlo anche al 
primo invio)

 >Il vantaggio di questo sistema consiste nella possibilità per il moderatore
 >di conoscere in anticipo il bacino di utenza del gruppo per cui può avere un
 >"controllo" maggiore su quello che succede.
Aggiungo un mio vecchio pallino: l'uso di address validi ed appartenenti al 
mittente.
Può sembrare una sciocchezza, ma a livello di tutela è fondamentale.


At 23.14 30/12/2004 +0100, Roberto Rosoni wrote:
 >Anche se di molte cose del mondo tv, soprattutto di quelle "politiche"
 >(in senso lato e IT), si parla tranquillamente con il normale ritmo
 >usenet, per altre, ad esempio le segnalazioni di eventi on-air, questo
 >non è possibile.
Ma per favore... dovrebbero allora chiudere 'n' riviste che si occupano 
della materia, ed i quotidiani dimezzare la foliazione.

 >Ma allora c'è da chiedersi se deve essere lo usenet ad evolversi (con
 >saggezza, senza fretta) per adattarsi a particolare esigenze, oppure se
 >lo usenet è qualcosa di scolpito su pietra e che rifiuta come corpo
 >estraneo qualunque adattamento.
E', IMHO, qualcosa che vale la pena di difendere dalla bastardizzazione.

Sempre aggiunto che nulla vieta di fare una bella gerarchia tv-ita.* e fare 
come meglio aggrada...
(poi, però, non ci si lamenti di una eventuale infrequentabilità).


At 22.56 30/12/2004 +0100, Sleepers wrote:
 >Commentare in diretta un evento mi sembra un comportamento da "fan",
 >mentre io auspicherei per it.media.tv degli interventi più riflessivi e
 >ponderati, con discussioni a freddo a posteriori.
 >
come si dice? <subscribe>


At 10.25 31/12/2004 +0100, Divino wrote:
 >Sì, ok, con l'esistenza di it.fan.tv si pareggerebbe...
 >...immagina all'ora un "importante diretta televisiva su RaiDue, guardate
 >tutti" postato un'ora dopo...    ;D
 >
Esattamente il tipo di articolo per it.fan.*


At 10.30 31/12/2004 +0100, Divino wrote:
 >...questa era la proposta di Mamo, a me non piace pensare che i "nuovi"
 >vadano blacklistati di default, è una presunzione di colpevolezza che non si
 >meritano e si allontanerebbero dal gruppo sentendosi "di serie b" o
 >introdurrebbero rumore (lavoro in più per i moderatori) in stile "come mai
 >non vedo i miei messaggi"...
 >
Premesso che non è la "mia" proposta, nessuno viene blacklistato di 
default; semplicemente non si ha *come in tutti i newgroup moderati* un 
permesso previo in scrittura indiscriminato.
Mi accorgo che la discussione è fortemente viziata da pregiudizi e 
-sopratutto- una sufficiente conoscenza dei metodi/motivi della moderazione.
Non sarebbe male ridiscuterne *dopo* essersi guardati intorno.


At 17.40 01/01/2005 +0100, Divino wrote:
 >Il punto è che qui stiamo parlando di black-list per tutti solo perché "i
no....

 >il lavoro di approvazione dei messaggi si riddurrebbe ai soli utenti in
 >black-list!
Difficile. Se sono in blacklist, il moderatore manco li vede quegli articoli.

Mi ripeto, è opportuno *prima* documentarsi un poco, sul come funzioni 
(bene, peraltro, in massima parte) la moderazione; anche solo su it.*.
"Tecnicamente" e come "politiche".

Solo _dopo_ proseguire la discussione. Altrimenti si parla di sesso degli 
angeli.


At 20.47 01/01/2005 +0100, Mario Campli wrote:
 >Tanto buona che mi piacerebbe poterla applicare sul mio gruppo,
 >frequentato da moltissima gente che fa apparizioni occasionali; solo che
 >bisognerebbe modificare il precotto del robomod di Marco, che ha
 >sicuramente altro da fare.
In realtà il robomoderatore è nato con questa feature.
Il nuovo frequentatore scrive, e gli arriva una mail (sempre che abbia un 
address valido) che lo informa che il newsgroup è moderato nel modo XYX.
In allegato il manifesto.
Se attende il suo articolo sarà comunque esaminato dal moderatore, ed 
eventualmente pubblicato.

Il problema è tutto del moderatore, che -sopratutto all'inizio- sarà 
probabilmente sommerso da decine di nuovi arrivi. Ma poi la cosa prende il 
suo ritmo.

Due piccoli problemi: la necessità di azzerare peridodicamente le liste 
(per evitare una loro elefantiasi), e l'abitudine *da battere* nell'uso di 
address e-nonimi.




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