SAREBBE censura (Re: Proposta di moderazione del newsgroup it.media.tv
Tommaso Russo, Trieste
trusso@tin.it
Gio 25 Set 2008 18:39:30 CEST
"Mario" (aka SuperMario FanClub) ha scritto:
> Rispondo a queste domande perche' mi sembrerebbe poco educato non
> farlo ma cortesemente vi chiedo di discutere l'argomento in sede piu'
> idonea ovvero quando sara' presentata la RFD
Invito tutti gli interessati alla sopravvivenza di it.media.tv ad
iscriversi alla mailing list dove la questione della RDF viene discussa:
http://lists.bofh.it/listinfo/gcn-list
in modo da essere informati tempestivamente e poter intervenire.
Chi vuole documentarsi sul tentativo in corso di moderare questo NG
legga il thread ""IT.MEDIA.TV : si puo' fare qualcosa?" qui:
http://lists.bofh.it/pipermail/gcn-list/2008q3/thread.html
> ...Ci sono gli strumenti necessari per poter
> garantire la moderazione in tempo reale.
L'esistenza di strumenti adeguati non implica che essi vengano usati
adeguatamente. Comunque questo e' un punto marginale rispetto al
nocciolo del problema che segue.
>> Una moderazione che
>> bloccasse temi politici in quanto "non attinenti" col manifesto del
>> gruppo sarebbe di fatto un intervento censorio teso a favorire interessi
>> politici di parte.
>
> Sarebbe censorio se impedisse totalmente la discussione di un
> argomento.
> Nella proposta di manifesto del NG moderato e' indicato chiaramente
> che saranno accettati temi politici attinenti alla televisione in se,
> alle leggi sulla televisioni...
La bozza contiene:
"Non saranno tollerati e saranno quindi respinti:...
- Post espressamente politici non riconducibili a leggi e normative
del sistema televisivo...
- Articoli di giornale e/o altre pubblicazioni, se non accompagnati da
una introduzione del poster finalizzata ad esplicitare i motivi della
pubblicazione..."
> ...Per fare un banale esempio non dovrebbero essere bloccati i post che
> parlano di quanto un TG sia poco equilibrato o di quanto una
> trasmissione sia faziosa. Dovrebbero essere invece respinti i post che
> trattano di quanto sia giusta o sbagliata la tale legge sulle
> esenzioni sanitarie o il talaltro decreto sul trasporto marittimo. Non
> perche' non se ne debba parlare ma solo perche' questa non e' la sede
> adatta
E questo e' esattamente quello che *non* voglio.
Se vivessimo in un normale paese democratico di antica tradizione
sulla separazione dei poteri potrei essere anche d'accordo: anche se
allora il problema non si sarebbe mai posto.
Ma, per motivi indipendenti dalla volonta' degli interessati a
discutere di media e TV, nelle condizioni politiche e mediatiche
dell'Italia di oggi, mezzo, messaggio e fatti che ne sono all'origine
sono divenuti inscindibili.
*Tutti* i fatti che hanno possibili conseguenze sul piano politico
*incidono* sugli assetti del potere mediatico *e* subiranno sicuramente
distorsioni nella presentazione che ne faranno i media, e massime la TV,
nelle ore successive.
Avere una conoscenza *preventiva* di fonti diverse la cui
comparazione possa aiutare ad avvicinarsi *tempestivamente* alla verita'
fattuale e discostarsi dalle interpretazioni faziose e' indispensabile
per, non dico discutere, ma per *riconoscere* un TG squilibrato o una
trasmissione faziosa.
Nelle attuali condizioni politico-mediatiche di questo Paese,
impedire il funzionamento di un canale di (contro)informazione diverso
dai media controllabili dai partiti al potere e' funzionale ai disegni
di mistificazione della realta' della parte politica, che detiene la
maggiorranza del potere politico, in flagrante *connivenza* d'interessi
con la maggioranza del potere mediatico.
*Non* credo alla buona fede di chi propone proprio in un momento
simile uno strumento, la moderazione, che limita e rallenta le
possibilita' di comunicare e che per default eserciterebbe un'efficace
censura.
Tommaso Russo, Trieste
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