cose da fare

Mamo� m.m@iol.it
Mer 14 Gen 2004 19:43:13 CET


At 00.02 13/01/2004 +0100, MarinaM wrote:
 >Onestamente per come era stato proposto a me era sembrato un controllo
 >di qualita' in relazione alla moderazione. Tu lo vedi operare senza
 >input da parte degli utenti, se ho capito bene, ma se non si tratta di
 >gestire e filtrare anche le lamentele e distinguere quelle che hanno
 >senso e segnalano un effettivo malfunzionamento, forse un vera e propria
 >formalizzazione e' inutile.  Il GCN continua a prendere le decisioni in
No...
Mi devo essere espresso malamente.
Intendevo dire che il controllo debba essere effettuato su "serie" di casi 
- su ricorrenze-, non sulla *singola* lamentela; evidentemente questa 
segnalazione (documentata) può ben venire da un qualsiasi frequentatore 
della gerarchia, ma non può limitarsi ad una lamentazione.
In questo senso, si spera, l'intervento educativo/repressivo dovrebbe 
portare ad un miglioramento del newsgroup; in quanto incide sul 
comportamento generale, e non sul singolo articolo.
E questo, prescindendo dalla qualità degli articoli inviati, può avvenire 
solo attraverso un aumento della "qualità" intrinseca della moderazione.

 >loro, una ML. Non ci sarebbe neppure una gran necessita' di dichiarare
 >il tutto ufficialmente, visto che oltre a dare consigli altro forse non
 >potrebbero fare.
Sottovaluti la "sordità" di alcuni rispetto anche a semplici consigli di 
buon senso. Oppure la gestione IMHO un poco troppo "mercantile" della 
moderazione (faccio passare quasi ogni cosa, così ci sono un sacco di 
articoli ed il mio newsgroup viene considerato un newsgroup di successo e 
con un moderatore democratico).
Personalmente sono dell'opinione che un moderatore, pur non diventando 
"animatore", contribuisca (*debba* contribuire) con il suo lavoro alla 
diffusione di quella "cultura Usenet" che è una delle basi fondanti di it.*

 >Non basta un indirizzo e-mail? a che serve fare una ML per questo?
Premesso che comunque una ML è ricondotta ad *un* indirizzo, una ML 
permette a chiunque riceva di intervenire, e di condividere il dibattito.
Nulla vieta, eventualmente, al suo interno, che ci sia una organizzazione 
per "ambiti".
Permette iscrizioni/esclusioni con una certa facilità; in breve è molto più 
versatile di una mailbox "singola".

 >Siccome mi pare ovvio che non tutte le lamentele richiedano una
 >discussione, mi sembrava necessario esplicitare in che modo si definisse
 >di quali discutere e a quali non rispondere.
Boh... la scelta credo avvenga quasi spontaneamente; se nessuno dei 
componenti l'ipotizzato gruppo di controllo interviene, il caso si 
considera trascurabile.

 >inutile: semplicemente se uno del gruppo pensa che la questione debba
 >essere trattata, viene discussa.
vedi... abbiamo idee simili :-)

 >Non dovrebbero essere due discussioni: io avevo immaginato una
 >discussione pubblica, in una ML con qualche limitazione di accesso per
 >rendere costruttiva la discussione, e una votazione in camera di
 >consiglio (in teoria una ML chiusa, ma a me va bene anche il telefono,
 >se lo preferissero).
Una ML, con inserito in CC "l'imputato" ( e quanti altri si ritiene utile) 
durante la discussione; in fase di decisione, scrivono e ricevono 
ovviamente solo i componenti.

 >volevo proporre qualcosa di simile. Il passaggio in piu' sarebbe
 >piuttosto in fondo, nella comunicazione della decisione al GCN, che
 >prende poi i provvedimenti del caso, se e' d'accordo.
Questo, per me, si può anche evitare...
Chi del GCN decide di seguire l'operato del gruppo è iscritto alla ML. Se 
non ci sono pronunciamenti contrari in fase di definizione, direi che si 
valuta la decisione come dotata di imprimatur.

 >Di fatto e' lo stesso. Il vantaggio sarebbe, se capisco, non alimentare
 >contestazioni in caso di veto reso pubblico.
Ti pare poco...

 >Non so: si tratta credo di trovare l'equilibrio tra l'esigenza di
 >"procedure" il piu' possibile trasparenti, ed evitare rotture di scatole
 >e discorsi inutili. Ma mi sa che questo equilibrio siete voi a dover
 >decidere quale vi soddisfi.
Secondo me, al momento che le discussioni avvengono all'interno di una ML 
in cui -poniamo- ci sono gli X componenti il proposto gruppo di 
metamoderazione, gli Y-Z componenti del GCN che decidono di partecipare, e 
-volta per volta, in CC:- proponente del "procedimento" e 
moderatore/moderatori del newsgroup in causa, il livello di trasparenza è 
più che buono.

A me l'ostacolo principale continua a sembrare quello della taratura sul 
_quando_ intervenire. Ma questo è davvero difficile prevederlo.




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