Cose da fare

MarinaM marinamf@freemail.it
Gio 15 Gen 2004 22:22:54 CET



Graziano Montanini <emilydickinson@comune.re.it>


> >3) Manifesto di it.politica.cattolici, art. 4
> >"Non sono pertanto ammessi interventi che inducano o siano dettati da
> >apostasia, eresia o scisma (can. 1364 e can. 1371). Saranno infine cassati
> >interventi che suscitino odio verso la Sede Apostolica o eccitino alla
> >disobbedienza contro la Gerarchia ecclesiastica (can. 1373)".

> Qui mi accodo alla perplessità di Massimo sul fatto che un manifesto
> del genere sia stato approvato 

Infatti forse sarebbe stato meglio non approvarlo dall'inizio. Non mi
pare costruttivo in generale una discussione orientata su un solo punto
di vista. Non credo sia possibile dettare una regola generale, pero'. 
Ma mi chiedo: questa proposta sara' stata discussa su ing, no? se
nessuno fece notare la cosa e questa tematica non e' stata affrontata,
non c'era un grande interesse a che il ng fosse diverso e piu' aperto,
forse. 

> e ripropongo la necessità di un
> controllo a monte sui manifesti, che semplificherebbe di molto il
> lavoro del gruppo.

Questo sarebbe senza dubbio un lavoro utile, ma mi sembra che possa
essere fatto meglio proprio dal GCM stesso, o prima, o come parte della
sua attività. Del resto, se no, chi lo dovrebbe fare?
E poi, una volta che il ng e' stato approvato, che motivo c'e' di
cambiare il suo argomento, quello per il quale e' stato votato? a rigore
si potrebbe, se non fosse complicato tecnicamente, cambiare la sua
denominazione o definizione, in modo che sia piu' rispondente all'argomento.
In effetti nulla impedisce, se non la mancanza di interesse da parte di
chi voglia discutere diversamente e piu' apertamente del tema, di creare
un altro ng simile con un manifesto diverso e piu' adeguato. Non mi
sembrerebbe giusto invece modificare d'autorità l'argomento di un ng
esistente: chi siamo noi per decidere che loro non devono discutere come
preferiscono, anche se personalmente non ci piace come lo fanno?

  
> Anche se non dobbiamo controllare il problema sul singolo messaggio,
> come hanno fatto notare alcuni, penso che manifesti così restrittivi
> possano porci dei grossi limiti di azione 

La moderazione non dovrebbe occuparsi del contenuto, ma solo del
rispetto delle regole stabilite. A maggior ragione dovrebbe fare lo
stesso il gruppo che "controlla" la moderazione.
Se il manifesto stabilisce che certe tematiche sono ot in quel ng, un
messaggio con quelle tematiche e' corretto che non passi. Se si vuole
parlare di quelle tematiche e ci sono abbastanza persone interessate, si
crea un altro ng. Se il tema del ng esistente e' troppo ristretto o non
consente la discussione, quel ng dovrebbe a lume di naso finire sotto la
soglia minima di sopravvivenza e in quel caso verrebbe chiuso, come
qualunque altro. Altrimenti rimane. Le regole sono queste e il GCM non
dovrebbe, imho, giudicare altro che se sono in un ng e da un moderatore
correttamente applicate o meno. 
Imho la revisione dei manifesti dovrebbe solo riguardare gli eventuali
conflitti tra le regole fissate dal manifesto e quelle piu' generali
della gerarchia, non la definizione degli argomenti del ng.

> (a meno che non passi la
> linea di cui parlava qualcuno, cioè di poter noi stessi obbligare i
> moderatori a cambi nel manifesto, ma su questo rimango ancora con le
> mie perplessità...).

Appunto. Almeno per quel che riguarda l'argomento del ng come definito
dal manifesto.

MarinaM





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