Cose da fare - (Controllo Antivirus Superato!)
Graziano Montanini
emilydickinson@comune.re.it
Ven 16 Gen 2004 08:44:58 CET
Il Thu, 15 Jan 2004 22:22:54 +0100, tu formulasti il seguente
pensiero:
>> >3) Manifesto di it.politica.cattolici, art. 4
>> >"Non sono pertanto ammessi interventi che inducano o siano dettati da
>> >apostasia, eresia o scisma (can. 1364 e can. 1371). Saranno infine cassati
>> >interventi che suscitino odio verso la Sede Apostolica o eccitino alla
>> >disobbedienza contro la Gerarchia ecclesiastica (can. 1373)".
>> Qui mi accodo alla perplessità di Massimo sul fatto che un manifesto
>> del genere sia stato approvato
>Infatti forse sarebbe stato meglio non approvarlo dall'inizio.
[...]
>Ma mi chiedo: questa proposta sara' stata discussa su ing, no? se
>nessuno fece notare la cosa e questa tematica non e' stata affrontata,
>non c'era un grande interesse a che il ng fosse diverso e piu' aperto,
>forse.
>> e ripropongo la necessità di un
>> controllo a monte sui manifesti, che semplificherebbe di molto il
>> lavoro del gruppo.
>Questo sarebbe senza dubbio un lavoro utile, ma mi sembra che possa
>essere fatto meglio proprio dal GCM stesso, o prima, o come parte della
>sua attività. Del resto, se no, chi lo dovrebbe fare?
Il GCN?
>E poi, una volta che il ng e' stato approvato, che motivo c'e' di
>cambiare il suo argomento, quello per il quale e' stato votato?
[...]
>Non mi sembrerebbe giusto invece modificare d'autorità l'argomento di un ng
>esistente: chi siamo noi per decidere che loro non devono discutere come
>preferiscono, anche se personalmente non ci piace come lo fanno?
Il problema dei manifesti e' che, una volta creato il gruppo, la loro
modifica è libera.
Se ne discute, cioe', in fase di proposta del gruppo, ed e' li' che
gia' il GCN interviene, ma una volta che il gruppo e' nato nulla vieta
di modificare il manifesto a piacimento (lo ricordava anche qualcuno
in questo thread qualche giorno fa... forse Marco).
Quello che secondo me sarebbe giusto e che renderebbe la gerarchia
piu' controllata, sarebbe invece ricostringere chi vuole cambiare il
manifesto all'iter iniziale (passaggio dal GCN). Senza questo iter, il
manifesto stilato in fase di creazione sarebbe quello che fa fede.
Esistono poi pero' dei casi piu' complessi, e it.politica.cattolici fa
parte di questi. Sono andato su Google a ripescarmi il manifesto della
CFV di it.cultura.cattolica, e ho visto che in effetti quello di cui
stiamo parlando e' il manifesto originale del gruppo.
E' stato pero' approvato in un periodo in cui il GCN la pensava
diversamente da oggi.
In risposta alle numerose critiche mosse al manifesto (c'e' un thread
di 73 messaggi, se a qualcun interessa controllare) Maurizio Codogno
rispondeva:
>per quanto riguarda il GCN un moderatore puo` accettare tutti i post
>oppure rifiutarli tutti - non e` un nostro problema.
>Sono quasi due anni che il GCN ha sempre affermato il principio che in un
>gruppo moderato il moderatore ha pieno diritto di scegliere quali messaggi
>approvare e quali no, e che se qualcuno non e` d'accordo non ha che da fare
>RFD e CFV per un gruppo parallelo con lo stesso argomento ma diversi
>criteri di ammissione degli articoli.
Frasi queste, che ovviamente contrasterebbero con la creazione del
comitato di controllo di cui si parla.
Andando quindi su un caso concreto, di fronte agli eventuali problemi
di moderazione su IPC (e ce ne sono... su it.news.gruppi ho trovato
numerose lamentele) il fantomatico CGM cosa dovrebbe fare?
Controllare solo che il manifesto sia rispettato (cosa che
probabilmente e')?
Mettere in discussione un manifesto troppo restrittivo che non
permette il dibattito creato in tempi in cui le esigenze erano
diverse?
E, in questo secondo caso, chi dovrebbe modificare il manifesto? Il
GCN? Il GCM?
Attendo lumi.
--
Graziano Montanini - Reggio Emilia
"Oggi sono consapevole del cielo"
Maggiori informazioni sulla lista
gcn-list