proposta

Damnpuck damnpuck@yahoo.it
Gio 22 Gen 2004 03:27:42 CET


On Wed, 21 Jan 2004 22:36:29 +0100, Carlo Fusco <c_fusco@usa.net>
wrote:

Mi permetto di avanzare una seconda proposta basandomi sui tre punti
segnalati da Carlo Fusco.

>1) personalità;
>La categoria 1 è la più comune (è quella che riempie di rumore
>it.news.moderazione), coinvolge sia i moderatori che i loro utenti ed quella
>più difficile da correggere.

Il GCM (o come si chiamerà) si costituisce come team di moderazione di
it.news.moderazione o di altro newsgroup creato ad hoc.

Compito 1: il GCM deve fornire a utenti e moderatori uno spazio dove
poter discutere dei problemi della moderazione con serenità e spirito
costruttivo.

Ratio: si allontanano i troll, si dissuadono indirettamente gli utenti
dal perseguitare i moderatori e contemporamente si chiede ai
moderatori di partecipare con sobrietà e moderazione (appunto) 
alle discussioni. [nb: si chiede = si invita, non "si impone", salvo
diversa previsione del manifesto] La speranza è che i 4/5 delle
discussioni attualmente in corso su INM scompaia e che il rimanente
quinto possa risultare interessante o, almeno, in tema sul newsgroup.

Compito 2: al termine del confronto fra utente e moderatore il GCM può
essere chiamato ad esprimere un parere su singole questioni. Il parere
è da intendersi vincolante (arbitrato) se espressamente previsto dal
manifesto del newsgroup in cui si è originata la questione, informale
(moral suasion) negli altri casi. Il GCM può astenersi, a suo
insindacabile giudizio, dal fornire il parere di cui sopra.

Compito 3: il nuovo manifesto di it.news.moderazione dovrebbe
ispirarsi ai criteri della Buona Moderazione (TM) [cfr. discussione
sulla ML moderatori] e costituire un riferimento per gli altri
manifesti dei gruppi moderati.

>2) professionalità (o preparazione);
>sistema che aiuti il moderatore ad imparare

Tutti i mods referenti sono invitati a sottoscrivere in read-only la
ML interna utilizzata per moderare it.news.moderazione.

Ratio: senza offesa ma la documentazione sulla moderazione, per quanto
ampia e dettagliata, non è in grado di insegnare più di tanto al
moderatore. Esempio concreto e personale: ho imparato di più sulla
Buona Moderazione (TM) lurkando it.cultura.classica,
it.discussioni.psicologia e it.cultura.storia.moderato che leggendo e
rileggendo tutti i documenti, ufficiali e non, sull'argomento.

Compito 4: il GCM può comunque preparare, a sua discrezione, FAQ o
altra documentazione. Tutto il materiale non deve però essere
considerato vincolante per il singolo moderatore.

>gruppo che controlli l'operato *formale*

Compito 5: il GCM, esclusivamente sulla base delle discussioni
intercorse su it.news.moderazione, può segnalare al GCN l'inidoneità
di un moderatore contestando una serie di violazioni formali segnalate
dagli utenti e non giustificate con sufficiente chiarezza dal
moderatore in causa.

Ratio: separiamo da subito il trollaggio dalle accuse circostanziate;
diamo agli utenti seri la certezza di essere ascoltati e offriamo
comunque al moderatore la possibilità di giustificare il suo operato.
Se poi il moderatore ritiene le accuse infondate o assurde, può
semplicemente evitare di inserirsi nella questione.

>3) impatto col mondo reale.
>metter su un gruppo che (per esempio usando il wiki) scriva

Trattandosi di problemi legati al "mondo reale" riterrei più opportuno
riunire persone qualificate nel "mondo reale". Quindi si potrebbe
pensare ad un gruppo di lavoro reclutato su it.diritto.* o addirittura
fuori usenet, che si incarichi di raccogliere e pubblicare materiale
(sentenze, articoli, etc..) e riferimenti, e, nel caso, provveda ad
offrire consulenza diretta (del tipo "L'esperto risponde") ai
moderatori o indiretta (faq e altra documentazione)

IMHO sarebbe controproducente affidare ad un solo gruppo di lavoro la
gestione dei punti A e B (usenet) e C (mondo reale). Meglio A e B
(GCM?) da una parte e C dall'altra (giuristi, avvocati e simili?).

BYe

Damnpuck





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