Un paio di osservazioni sullo stato della gerarchia

Massimo Manca m-manca@vene.ws
Dom 5 Feb 2006 10:53:31 CET


Buongiorno a tutti,

Riprendo in questa sede un discorso che ho già proposto in sede più 
ristretta, dove sono stato invitato a estenderlo su GCN-list; l'arché di 
tutto è una mia chat con Fabbrone di qualche tempo fa, in cui ci siamo 
trovati a discutere di cose da fare per migliorare la gerarchia e su 
quali siano le cose che più frequentemente suscitino insoddisfazione fra 
gli utenti; vorrei aprire un tavolo di discussione su alcuni punti di 
base, e possibilmente stabilire le condizioni per evitare che le parole 
muoiano lì. Questo si scontra con la mia ridotta disponibilità di tempo, 
ma vediamo che si può fare. Sostanzialmente si tratta di tre cose: 1) Il 
processo di creazione di un gruppo; 2) la questione della moderazione; 
3) La documentazione. In questo post metto solo il punto 1 per evitare 
che ci disperdiamo in mille rivoli; sul punto 3 c'è poco da dire: 
bisogna mettersi lì e farlo; vedremo di farlo...

1) Il processo di creazione di un gruppo.
a) RFD: La questione del traffico andrebbe aggiustata. Ci sono 
potenzialmente gruppi che si capisce che avrebbero traffico se avessero 
un topic dedicato, ma finché non ce l'hanno mantengono scarsa massa 
critica perché annegano. Per esempio, ho in canna un gruppo 
istruzione.scuola.ssis che non posso presentare su it.* perché me lo 
boccerei da solo; nell'ultimo trimestre ho un'ottantina di messaggi su 
IIS che si trasformano in flame fra "ordinaristi" "riservisti" e 
"sissini" coabitanti su IIS che è come fare un newsgroup 
calcio.roma-lazio, eppure percepisco interesse, e qualcuno ha finito per 
creare un (bleah) gruppo Google sull'argomento;
b) CFV: io non ho il polso dei newserver, ma ho l'impressione che su 
Usenet siamo sempre i soliti quattro gatti, e cento voti sono veramente 
molti; Usenet è cambiata, forse sta perdendo utenti, forse no, ma certo 
sta perdendo "elettori": gli utenti vedono un gruppo, e se c'è ci 
scrivono, ma secondo me una percentuale sempre inferiore si mette lì a 
spedire un voto. Parlo _pro domo mea_ con altro caso_: ho una CFV in 
corso per it.comp.os.linux.distro-live che fra un po' si saprà che fine 
ha fatto; è abbastanza evidente che è un gruppo che, una volta creato, 
avrebbe traffico, ma probabilmente molto "mordi-e-fuggi", e gli utenti 
"mordi-e-fuggi" non votano.
b1) I gruppi moderati di solito incontrano una maggiore
difficoltà, eppure mi pare che la nostra tendenza attuale sia quella di
incoraggiarli. Probabilmente si potrebbero pensare degli incoraggiamenti
più tangibili.
Io butterei lì una proposta [ma solo exempli causa: in realtà mi
interessa più prospettare il problema]: legare in qualche modo il quorum
richiesto al traffico esistente: se il traffico documentato raggiunge i 
fatidici 300 post al mese per 3 mesi, bastano 50 voti: mi pare che la 
garanzia che il gruppo possa reggere sia data dal traffico; se non li 
raggiunge, allora ne servono cento: e se cento persone, escludendo 
burle, votano per creare    it. discussioni.animali.pangolino, eh, 
vabbe', un control vale la pena di mandarlo. E se si vuole incoraggiare 
i gruppi moderati, ne bastano 75, va'. Faccio per dire, e va bene 
qualunque alternativa (se quanto ho detto sembra troppo generalizzato, 
il semplice abbassamento generalizzato a 75 voti basterebbe già a 
scoraggiare meno utenti a presentare proposte). Di pari passo con una 
maggiore elasticità nella creazione dei gruppi, andrebbe ripresa in mano 
la faccenda del controllo a posteriori sui gruppi stessi e, se del caso, 
qualche chiusura io la prevederei e annuncerei sistematicamente le 
pulizie di primavera con regole chiare.

Vorrei sentire un po' di opinioni qui da parte di utenti "impegnati" di 
Usenet su questo punto specifico (e, per favore, per il momento solo su 
questo): se pensate che il processo di RFD/CFV funzioni ancora o no(1); 
se no, con cosa lo sostituireste; se sì, se ritenete che i problemi che 
ho citato come a) b) e b1) ci siano e, nel caso se avete proposte per 
sistemarli oltre a quella che è venuta in mente a me.

(1) Io per certi versi penso di no, ma la proposta alternativa che mi 
viene in mente è al momento "troppo" alternativa e quindi meglio 
lavorare su ipotesi di minima.




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