Un paio di osservazioni sullo stato della gerarchia

Mamo m.m@iol.it
Sab 11 Feb 2006 19:40:14 CET


Ho atteso un poco, per vedere quale "piega" prendesse la discussione, 
ma -soprattutto- per non influenzarne il corso.
Mi pare, ora, si sia giunti (velocemente, ahimé) ad una stati; quindi 
dico la mia (in realtà ripeto quanto già scritto su gcn@).

La gerarchia è [apparentemente] ferma; credo lo sia (a parte i 
binari) gran parte di Usenet. Alcuni ritengono, per quanto riguarda 
it.*, che questo sia dovuto alla "difficoltà" di creare nuovi 
newsgroup. A mio parere questa difficoltà non esiste, non è mai esistita.
I due limiti (dei voti necessari, e del traffico pregresso) servono 
solo a garantire un minimo motivo d'essere ad un nuovo newsgroup.
Anche perchè il "successo" di una gerarchia, sempre IMHO, non deve 
essere valutato dalla quantità dei newsgroup che comprende, e/o dalla 
facilità con la quale essi vengono creati o chiusi (tra l'altro... 
consideriamo sempre valida la linea che prevede di apportare 
all'albero tassonomico le minori variazioni possibili nel tempo? Se 
si, questo comporta l'impossibilità di prevedere dei newsgroup "in prova").

Il problema, a mio avviso, è nella *qualità* dei newsgroup, o meglio 
dei contenuti di ciascuno. Può, ad alcuni, apparire come un concetto 
astratto, ma mi sembra che le recenti discussioni su alcuni 
"disturbatori" abbiano ben affrontato il tema (primo fra tutti quello 
della rottura dell'equilibrio tra nuovi e vecchi frequentatori, i 
secondi -una volta- "educatori" all'uso del mezzo).
Di passaggio, mi piace ricordare come lo scopo fondativo del GCN sia 
quello della _diffusione della cultura Usenet_, non la conquista di 
una -per me, questa si, astratta- leadership di audience.
La via più semplice per tentare di conservare una certa qualità dei 
contenuti e lo "stile" nell'uso dei newsgroup è -mi sembra chiaro- 
quello della moderazione.
Alcune passate discussioni convergevano su questa ipotesi, ma si 
erano arenate sulla questione del "chi controlla i controllori".



Passando dall'analisi alle proposte, la mia si articola in questo modo.

a) per i newsgroup non-moderati tutto rimane così come è; al più (ed 
è cosa che già si fa) si mandano a RFD/CFV anche proposte non 
pienamente soddisfacenti i requisiti, ma che -a giudizio GCN- 
rivestono un probabile interesse.
b) si incentiva la richiesta per newsgroup moderati; attraverso -solo 
per questi- la riduzione del quorum (per me è possibile scendere 
anche a 50 voti validi); in futuro si vedrà se riallinearla.
c) per la questione "giurì dei moderatori": ritengo che, senza troppi 
sofismi, le decisioni (anche quelle di rimozione del moderatore di 
riferimento) rientrino tra le attribuzioni del GCN; eventualmente 
sentita GCN-list. Tanto è quasi un falso problema, in tanti anni 
l'unico caso non risolto è quello di it.cultura.cattolica; in altre 
situazioni si è -praticamente- agito così.
d) questo si dovrebbe, necessariamente, accompagnare con una 
"ristrutturazione" dei newsgroup esistenti. Sono anni che non se ne 
cancellano, neppure quelli per i quali era stato previsto. Questo 
permetterebbe di riordinare (miglioramento delle discussioni) ed 
eliminare newsgroup zombi e deviati.
Facedno un parallelo con la carta stampata, ad esempio, le riviste 
sono abbastanza flessibili: aumentano o diminuiscono la foliazione a 
seconda dei periodi. Questo è un periodo di magra per Usenet, 
concentriamoci sul buono.
e) non dimentichiamo che -e già si è usata questa possibilità- che 
c'è un ampio margine discrezional per affrontare casi "speciali"; 
inutile normare le eccezionalità.

Ci sono, poi, altri temi:
1) Riordino del sito e della documentazione.
Questo -in realtà- fu fatto un paio di anni orsono (esiste un 
beta.news.nic.it), ma -per ragioni che sfuggono alla umana 
comprensione- non è mai uscito dalla fase beta.
Quindi, almeno in parte, è un falso problema.

Per i "sacri testi", credo vada benissimo il wiki; del resto era nato 
proprio con l'intenzione di essere il "laboratorio" attraverso il 
quale aggiornare/redarre i documenti che poi sarebbero stati fatti 
propri dal GCN. Si tratta solo di fare un poco di cut&paste 
dell'esistente, e mettere in cantiere il futuro.

Per i manifesti, sono costretto a ricordarlo, esiste la catatonica 
mailing-list; si era iniziato bene (il lavoro fatto sino a quel punto 
è salvo), ma poi -come tutto- l'entusiasmo *dei pochi* si è spento.
Anche qui, allargare la discussione, serve solo a complicarsi il 
lavoro. Il manifesto è, e rimane, indicazione d'uso; deve essere 
chiaro ma agile. Il lavoro necessario è più che altro "stilistico". I 
pochi casi sostanziali sono -di fatto- già risolti (ma è intervenuta, 
anche qui, la "maledizione dell'oblio" che ne ha fatto perdere le tracce).

2) rubando l'idea alla abortita it2000.*, mi piacerebbe -poi- provare 
ad istituire (nell'ambito GCN o GCN-list) dei "referenti" di livello 
gerarchico; persone che assumano l'incarico di supervisionare parti 
omogenee della gerarchia è riportino eventuali problemi o suggerimenti.

In conclusione: eviterei di farsi preda di "complessi democratici"; 
chi vuole partecipare ne ha già tutte le possibilità. Portare le 
discussioni -forzatamente- ad una più amplia platea non farebbe che 
replicare il male che pervade i newsgroup: le chiacchiere -spesso 
inutili- sovrasterebbero le proposte.
Eviterei anche di lasciarsi andare alla facile equazione 
audience=successo->soddisfazione audience->adeguamento verso il basso.

L'esistente, IMHO, garantisce *qualsiasi* tema e libertà; il futuro 
cerchiamo di farlo migliore. E' possibile :-)



[Mi rileggo con calma gli interventi sin qui giunti, ed 
-eventualmente- replico su singoli aspetti]




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