Migliorare it.*

Enrico C use_replyto_address@devils.com
Mer 4 Mar 2009 15:17:23 CET


 > Se rispondi a questo messaggio, per favore edita la linea dell'oggetto
> in modo che sia più utile di un semplice "Re: Contenuti del digest
> della lista gcn-list..."

Fatto, ok. Ma forse per queste discussioni sarebbe meglio usare un
newsgroup, tra l'altro uno strumento più ovvio e familiare per gli utenti
dei newsgroup, anziché una mailing list antidiluviana.


> Argomenti del Giorno:
>
>   1. Re: Migliorare it.* (Massimo Manca)

Ancora meglio? Non esageriamo! ;-)


>> 1) la presenza di gruppi poco o nulla frequentati
>
> Per questo si possono fare le pulizie di primavera. Per me, va bene.

Sono svariate "primavere" che si attendono le pulizie.

> Non sento questo come uin grande problema, a dire il vero:

Hai ragione, non è il problema n.1, ma a esigere le "pulizie" sono le regole
del GCN e gli impegni da voi stessi presi. Se avete cambiato idea, almeno
fatelo sapere a quei poveri "fessi" che periodicamente vi segnalano i ng
deserti.


> un gruppo
> vuoto può sempre ri-riempirsi, e mentre sta vuoto non è che dia
> fastidio, anzi, se non lo sottoscrivi neppure vedi che esiste :)

Concordo che non è poi la fine del mondo, ma un gruppo scarsamente
frequentato crea in ogni caso dispersione (se si sovrappone con ng vicini) e
confonde i nuovi utenti che provano a usarlo e restano delusi perché nessuno
gli risponde. Psicologicamente, dà l'impressione di una  gerarchia
abbandonata:l'effetto grande casa vuota rispetto a una piccola casa a parità
di persone nella casa.


>> 2) il casino provocato da un ben determinato gruppo di utenti che
>> sparpagliano merda in crosspost un po' ovunque
>
> Questo è un problema insito nella natura stessa di Usenet, e c'è
> sempre stato, fin dai tempi dele "gite" di IDL (che erano giganti con
> ben altra intelligenza rispetto agli attuali epigoni). Si può
> risolvere in tra modi.
> 1) bannando gli utenti da tutta la gerarchia. Si potrebbe fare con la
> robomoderazione di tutta it.*, ma come Marco ha spiegato ciò non è
> consigliabile per ragioni legali.

In passato avevo capito che volevate fare la robomoderazione ma  mancava
qualche riga di codice. Boh.
Cercherò il post di MDI in cui spiega le ragioni legali che al momento mi
sfuggono.


> 2) moderando tutti i gruppi, ma è impossibile trovare moderatori
> affidabili in numero così enorme.

Vero. D'altra parte, non fate nulla, o davvero poco, per invogliare la
partecipazione e formare i nuovi moderatori.


> 3) Impedendo il postincrocio, ma come qualcuno ha già fatto notare
> significa tagliarsi i coglioni per fare dispetto alla moglie, visto
> che l'accoppiata crosspost più followup usata correttamente è utile.

Concordo in generale, tuttavia in qualche caso motivato si possono prevedere
delle limitazioni, come per es. già si fa per i gruppi di politica o per il
crosspost verso certi particolari gruppi di altra gerarchia. Le limitazioni
potrebbero essere temporanee, quel che basta per rovinare il gioco a chi si
diverte con postincroci a pene di segugio e indurlo a trovarsi altri
passatempi.


> Perlomeno, per usare le tue parole, non è una battaglia che sento mia
> e anzi remerei contro.
> Perciò sul problema siamo tutti d'accordo, ma su come risolvelo, non
> ho la minima idea.

La mia idea è che il problema non sono quasi mai i troll e i provocatori,
più o meno simpatici o più o meno cretini secondoi casi, ma
1. l'assenza di altro
2. quelli che gli danno corda

I troll sono come certi funghi saprofiti che prosperano del tronco
marcescente. Sull'albero vivo non atteschino o sono ininfluenti!


>> 3) la valutazione dell'operato dei moderatori e la mancanza di procedure
>> chiare che regolamentino l'eventuale possibilità di
rimuoverli/sostituirli
>
> Su questo abbiamo discusso molto estesamente in contemporanea alla
> revisione delle regole del traffico. A me interessava più questo
> punto, per cui ho lasciato perdere quell'altro. La discussione ha
> mostrato come sia estremamente complicato mettere mano a queste cose,
> e dopo quattro o cinque post c'era già chi proponeva meccanismi con
> venti gradi di giudizio e commissioni formate per un terzo da questi,
> un terzo dell'altro, per pi greco quarti da parenti di suo cognato e
> con possibilità di istanza al Consiglio di Stato. La mia proposta è
> che la moderazione di un gruppo non sia più ad aeternum, ma, e. g., di
> due anni tacitamente prolungati, dopodiché un utente, su avallo di
> almeno 10 (o altro) frequentatori abituali del gruppo, possa
> candidarsi a moderare il gruppo in alternativa al moderatore
> esistente. Si raccolgono i voti fra gli eventuali candidati e si fa
> moderare chi ne prende di più.

La tua proposta è stata discussa e accantonata, a che pro tornarci?
Finché sei il solo a pensarla così, non si farà nulla.
Nel frattempo, però, potreste almeno tirare le orecchie ai moderatori che
sbroccano, anziché disinteressarvi altezzosamente come in casi già
segnalati, con risposte del piffero tipo "non leggiamo i flame", quando a
reclamare (non flammare) erano anche altri moderatori oltre a tutti i
regular.

>> 4) procedura con tempi lunghi per la creazione di nuovi gruppi e/o la
>> moderazione di quelli esistenti (probabilmente potrebbe essere snellita
un
>> po' e abbreviata)
>
> Secondo me va bene così, perché assicura che si arrivi alla creazione
> del gruppo in modo non superficiale. Un buon numero i RFD finisce per
> non andare a CFV . Per gruppi di ovvia creazione, come il succitato
> windows sette, ci si può limitare alla RFD per mettere a punto il
> manifesto e poi crearlo sùbito.

Giusto, ma la documentazione ufficiale sulla creazione di un NG andrebbe
chiarita e semplificata, per evitare di far perdere tempo alla gente con
mille regolette e trafile burocratiche disperse su varie pagine, salvo poi
uscirvene che comunque fate come vi pare.

>> 5) la gestione dei manifesti che per aggiornarli o modificarli servono
tempi
>> biblici e non c'è una procedura ben definita (c'è per esempio una mia
>> proposta di modifica per it.comp.os.linux.sys che aveva riscosso consenso
ma
>> che giace inapplicata su questa ML da luglio 2007)
>
> Esatto. Io in questo momento non posso farci niente; se il CMS
> funzionasse, potrei dirti: ok, abilitarti come editor e fartelo
> mettere sul sito.

Se è un modo di andare oltre quell'accrocco del Wiki GCN, ottima iniziativa.

Non c'è bisogno di dire che vanno prese tutte le misure antispam e
antivandali, a differenza del Wiki colabrodo, giusto?


>> 6) poco ascolto della "folla" da parte del GCN
>
> Io ascolto, anche se talvolta mi si fa passare la voglia di farlo.

Talvolta la cosa è reciproca.


>> Può essere una cosa utile, ma non mi pare che sia centrale lo strumento,
nel
>> senso che se oggi pochissimi collaborano, domani altrettanto pochi
>> collaboreranno a prescindere che si usi vi, wiki, joomla o qualsiasi
altra
>> cosa :)
>
> E appunto, prima di buttare via tempo voglio sapere se è una cosa per
> cui vale la pena perdercelo.
>
>> Una FAQ da sparare mensilmente su tutti i NG analogamente al manifesto
non
>> sarebbe affatto malvagia. Un doc dove si spieghino in modo (cir)conciso i
>> concetti di base, cos'è Usenet, il multipost, il crosspost, la menzione
dei
>> principali newsreader, due cose in croce sulla netiquette e su come
quotare
>> con rimandi ad una FAQ più completa messa sul sito della documentazione.
>>
>> Direi che ci starebbe assolutamente bene.
>
> Questa, più o meno, la posso fare.

Avrebbe qualche utilità se scritta in italiano corrente, abbandonando i
soliti tecnicismi e certi vecchi toni.
Per fare un esempio, a chiamare "articolo" un messaggio Usenet siamo in
dodici, meglio tradurre. ;-)
Per fare un altro esempio, l'ironia dei contrari alla Emily è forse troppo
sottile di questi tempi
Per fare ancora un altro esempio, la retorica del dittatore e dell'orticello
(anche se ne posso comprendere il senso nelle intenzioni) nella pratica
ottiene l'unico effetto di creare flame e dare un'arma pronta a chi vuole
gettare fango sui moderatori, più che a chiarire il senso e l'utilità della
moderazione.
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